lunedì 21 novembre 2011

La longevità del giardiniere di Re Carlo I d’Inghilterra

L’inglese Thomas Parr è tuttora famoso tra i gerontologi nel mondo intero, e ancor più lo è ovviamente nel Regno Unito. Nato nel 1483 sotto il regno di Enrico VII (1457-1509), diventò giardiniere capo di Casa Reale, e fin qui nulla di strano. Amava il suo lavoro tra le piante, le siepi e i rosai, ed era notoriamente vegano.

Passavano le epoche e passavano le guerre, e con esse si alternavano i sovrani. Ma lui restava sempre lì al suo posto di combattimento, con la zappa e il badile al posto della sciabola. Lo ritroviamo con Enrico VIII (1509-1547), con Maria Tudor, o Bloody Mary la Sanguinaria (1553-1558), con Elisabetta I (1558-1603), e infine con Carlo I d’Inghilterra (1625-1640).

Quest’ultimo era assai scocciato di questo vecchio dipendente che continuava a sopravvivere in modo quasi blasfemo ai suoi padroni dal sangue blu. Non gli dava fastidio solo il fatto che Thomas vantasse un secolo e mezzo di età, ma soprattutto il fatto che continuasse ad essere arzillo ed apprezzato in diverse alcove. Qualche anno prima, alla tenera età di 130 anni, si era persino beccato una denuncia per stupro, da parte di tre donne che lavoravano a corte, sollevando uno scandalo e un putiferio.

Essere reduce da 6 monarchie diverse e dimostrare performance sessuali fuori della norma, quando alla corte inglese i re erano famosi per durare poco in tutti i sensi, era già un imperdonabile insulto alla Corona. Carlo I non era affatto contento di fare la fine dei suoi predecessori reali, che avevano visto il loro giardiniere portar loro cetrioli e melanzane da vivi, e poi vasi di camelie e di ciclamini, in qualità di banali cadaveri stesi sotto la rispettiva pietra tombale.

Decise pertanto di fargli cambiar dieta. Non più cicoria e zucche, non più lattuga e ravanelli. Lo convocò a corte nel 1635 e gli comunicò la variazione, barattandola come premio speciale per la sua lunga carriera. Lo costrinse per un paio di mesi a cibarsi presso la cucina reale, usando esattamente lo stesso menù del re e della regina, fatto di carni lesse, spiedini alla griglia, latticini, manicaretti, dolciumi e vini marsalati.

Mangia, bevi e saziati a volontà, che fa bene alla tua salute! Gli ripeteva il re. Thomas cominciò a gonfiarsi e a star male, preda di indigestioni e di coliche, finché lo trovarono alla fine morto stecchito.

Il re trasse un sospiro di sollievo. Il primo obiettivo era raggiunto. Neppure lui era in splendida forma, ma gli restava almeno la consolazione di non essere fregato dal suo giardiniere in tempistica mortuaria.

Il secondo obiettivo era quello di scoprire i segreti del coriaceo agricoltore. Per questo delicato compito chiamò nientemeno che William Harvey (1578-1657), il medico famoso per le sue ricerche sulla circolazione del sangue.

I risultati dell’esame anatomico furono sconvolgenti! Thomas aveva tutto in ordine. Cuore, fegato, stomaco, pancreas. In particolare prostata, reni e organi sessuali erano quelli di una persona di 30 anni. Avrebbe potuto vivere comodamente altri 100 anni. A causare la morte è stato un banale avvelenamento da cibo, chiamato costipazione. Questo il responso finale del professor Harvey.

Thomas Parr non sapeva come funzionasse il filtraggio del sangue e cosa fosse il sistema renale, essendo egli quasi analfabeta, al pari della maggioranza della popolazione di quel tempo. Ma la sua intelligenza naturale, la sua saggezza, e il vivere giornalmente accanto alla natura, gli avevano insegnato ad alimentarsi rispettando il proprio corpo. 

E questo gli bastò per durare 152 anni, e dare una lezione di vita ai regnanti e ai popoli d’Inghilterra. 


Intestino Libero Da non perdere